Alle Prese Con Una Verde Milonga - Paolo Conte

Alle prese con una verde milonga
Il musicista si diverte e si estenua…
e mi avrai, verde milonga che sei stata scritta per me,
per la mia sensibilità, per le mie scarpe lucidate…
per il mio tempo e per il mio gusto

mi avrai, verde milonga inquieta
che mi strappi un sorriso di tregua ad ogni accordo,
mentre fai dannare le mie dita…
…io sono qui, sono venuto a suonare,
sono venuto ad amare, e di nascosto a danzare…
e ammesso che la milonga fosse una canzone,
ebbene io l’ho svegliata e l’ho guidata ad un ritmo più lento…
così la milonga rivelava di sé molto più di quanto apparisse…
la sua origine d’Africa, la sua eleganza di zebra,
il suo essere di frontiera, una verde frontiera…
una verde frontiera tra il suonare e l’amare,
verde spettacolo in corsa da inseguire…
da inseguiere sempre, da inseguire ancora, fino ai laghi biancchi del silenzio
fin che Atahualpa[1] o qualque altro dio
non ti dica: descansate niño, che continuo io…
…io sono qui, sono venuto a suonare,
sono vinuto a danzare, e di nascosto ad amare…

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[1] si allude ad Atahualpa Yupanqui, ultimo grande interprete della danza pampera chiamata milonga